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Al termine della più combattuta stagione degli ultimi anni ha vinto ancora Alberto Limatore, qui sotto riportiamo l'intervista di rito a cui abbiamo sottoposto il trionfatore della categoria elitè.

BTI: Complimenti Alberto, a quarantuno anni hai aggiunto un'altro titolo in bacheca, passano gli anni ma l'uomo da battere sei sempre tu. A Valgoglio hai raggiunto quota quattordici tricolori, non è ancora il momento di smettere.
AL: Ciao ragazzi, 41 anni ma mi sento ancora in forma. Certo il recupero muscolare dopo una gara o uno sforzo intenso è abbastanza lungo, ma per il resto tutto bene.

BTI: Il BikeTrial è uno sport duro ed impegnativo sotto molti punti di vista, soprattutto sul piano della costanza. Invariabilmente si assiste alla maturazione tecnica e psicofisica di diversi giovani e talentuosi atleti che raggiungono in breve livelli di eccellenza, per poi vederne molti mollare di colpo ed allontanarsi dall'ambiente per qualche tempo o addirittura definitivamente. In questa ottica la tua longevità ha qualcosa di straordinario e sorprendente. Cosa succede a questi ragazzi? Quale è invece il tuo segreto?
AL: Mah, direi che più che un segreto, è una grande passione. Pratico questo sport da 25 anni . Dal 1981 al1986, poi una pausa con la bici di alcuni anni per andare con la moto da trial, per riprendere dal 1992 fino ad oggi. Ma ancora ho voglia di allenarmi e di praticare. E' una disciplina unica e molto varia, dove bisogna sempre mettersi in gioco e dove c'è sempre qualche cosa da imparare. Probabilmente i ragazzi che smettono lo fanno perchè non ottengono i risultati che si sono prefissi, oppure perchè è uno sport faticoso e che richiede impegno costante. Io consiglio di avere pazienza, di sapere aspettare, continuando ad allenarsi e a gareggiare. Le gare danno tanta esperienza e da queste si capisce come è meglio allenarsi.

BTI: Sulle zone dell'ultima gara a Valgoglio sotto il diluvio ti abbiamo visto in forma strepitosa, esaltato e con la mente rivolta agli albori del trialsin italiano, quando già dettavi la tua legge; ricordi di oltre vent'anni fa...
AL: E' stata una super gara. Mi vengono i brividi a pensarci. Forse una delle migliori della mia vita. Sono partito per vincere e quando ho visto che alla fine del primo giro avevo un grande vantaggio, mi sono rilassato ma ho deciso di mettermi in gioco, con me stesso, per il meglio e per una soddisfazione personale. E infatti così è stato, ho fatto una gara incredibile, come ai tempi in cui lottavo per vincere il campionato del mondo. Gara dura ma ricca di soddisfazioni. E sono queste le cose che ti danno la spinta per andare avanti e non smettere di praticare questo sport.
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BTI: Quest'ultima vittoria in campionato non è stata una delle più semplici, c'è stata una bella lotta con un rampante Alessandro Allegretti che ti ha reso la vita dura precedendoti nella prova di Sonico e che a Piateda e Rubiana hai battuto per le discriminanti; di sicuro il giovane leone ha imparato molto in questa stagione ed il prossimo anno pare che nella elitè ci sarà anche Andrea Riva che si affaccia tra i "grandi"...
AL: Esatto. è stato un campionato molto combattuto. Ale è molto bravo ed è una persona favolosa. Lo stimo perchè è un atleta vero, puro e leale. Se avessi perso, sarei stato contento per lui. Forse gli è mancata ancora un po di esperienza. ma migliora ogni anno e quindi credo che potrà ottenere degli ottimi risultati. Io per l'anno prossimo non credo che parteciperò a molte competizioni. Gareggiare è un impegno molto grande, che richiede preparazione, fatica e anche stress. Dopo tanti anni vorrei godermi il BikeTrial, senza dover vincere le competizioni. Per 25 anni ho praticato questo sport per vincere, ed ora vorrei farlo per puro divertimento e soddisfazione. Penso di meritarmelo. Anche se questa decisione è molto difficile e triste per me, prima o poi doveva arrivare e credo che questo sia il momento.
Continuerò quindi, facendo spettacoli, corsi e magari qualche garetta, giusto per trovarsi tutti insieme.

BTI: Come non bastasse in questo 2011 c'è stata una combattuta Coppa Italia terminata con la vittoria nell'assoluta.
AL: Ah si, anche qui è stata dura. Devo ammettere che me la sono vista brutta e che non pensavo di poter vincere. Ma che dire, in questo sport tutto è possibile...quindi mai mollare, perchè c'è sempre una possibilità.
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BTI: Inoltre la sfida a Gardaland, dove hai realizzato 401 saltelli sulla ruota posteriore conquistando un altro Guinness World Record. Un esercizio base del BikeTrial ma ripeterlo per un numero così elevato di volte è qualcosa di impressionante che mostra la tua notevole preparazione psicofisica. Parlaci di quest'ennesima impresa.
AL: Era da un po che ci pensavo, battere il record di palleggi sulla ruota posteriore. Il record precedente, di Brumotti, non mi sembrava un gran che (anche se lo ha fatto in un posto molto particolare).
Appena ho saputo del suo GWR sono andato in garage a provare e ne ho fatti subito 100. Quindi ho cominciato ad allenarmi un po' arrivando a 200 e dopo alcune settimane ero arrivato a quota 250.
A quel punto ero pronto per il record, ci siamo organizzati e via. Il giorno del record ero "carico" e quindi arrivato a 250 mi son detto: "Resisti che arrivi a 300." A 300 ho detto: "Dai, ancora qualcuno..." Arrivato verso 380 ho dato il massimo e sono arrivato a 401. Poi... male alle braccia per due giorni!!! (ride).

BTI: Grazie Alberto per il tempo concessoci, in cuor nostro ci auguriamo che l'obiettivo di raggiungere i 15 titoli ti trattenga a pieno regime nelle competizioni per almeno un'altro anno, in ogni caso vivissimi complimenti per quanto hai realizzato e per quel che hai rappresentato -e rappresenti- per il BikeTrial italiano.
AL: Ciao e grazie a voi.

(Foto: biketrialitalia.it e Andrea Costa, www.andrea-costa.org.)